Intitolare un nuovo disco con un’esclamazione di speranza è già un buon auspicio per il ritorno. Ermal Meta, il 3 maggio 2024 pubblica “Buona Fortuna”. Ed è davvero un lavoro di svolta per l’artista di origini albanesi, pugliese di adozione. Perché come ha rivelato di recente, si tratta di un disco tutto ispirato alla sua futura paternità, di cui non aveva parlato ancora a nessuno fino ad ora.
Il disco, nelle sue parole, parla di “tutto quello che tutti aspettiamo, qualcosa di inaspettato che ci faccia sentire guardati, considerati e non governati dal caso”.
Ermal parla di “una forma di ispirazione diversa, un album di memorie che perderò quando a giugno sarò papà . Quando avrò la bimba fra le braccia dimenticherò tutto il resto, mi dicono, ma glielo vorrei far ascoltare in futuro e farle vedere cosa vedevano i miei occhi mentre aspettavo un figlio“.
“La devozione porta con sé un pericolo, forse l’unico. E bisogna fidarsi davvero di chi ha l’interruttore del tuo cuore nella sua mano. Se non lo fa, beh, è una fortuna”.
Un album che è un’esplosione in attesa che succeda, qualcosa. Il cantautore parla di un’euforia congelata. Ermal Meta racconta: “Fortuna è il nome della mia bambina. Stavo lavorando a un pezzo diviso in due parti, “Ironica” e lo volevo riascoltare con le parole che secondo me vanno masticate ogni volta. E con Chiara, la mia compagna che ha un intuito qualcosa di interessante, ci siamo concentrati sulla parola Fortuna. Mentre la cantavo dicevo: se fosse una femmina vorrei chiamarla fortuna e lo abbiamo pensato assieme“.


Vivere in Puglia aiuta a mantenere i segreti, dice Ermal che ha scelto una vita lontano dalla ribalta mediatica con la sua compagna Chiara Sturdà: “Siamo andati lì apposta per non avere occasioni mondane. Per questo disco, poi, è arrivato quel momento in cui anche musicalmente parlando, dovevo fare un punto circa dove ero diretto. A volte non è semplice ma diventa necessario avere coordinate e volevo fare chiarezza dal punto di vista anche emotivo. Ho cambiato casa discografica e management, c’è stata la scrittura del romanzo e il successo inaspettato mi ha portato a mostrarmi lontano dalla musica anche se credo che i libri siano pieni di musica. A volte c’è più musica in alcuni libri che in certi dischi”.
Sul come arriva l’ispirazione Ermal è certo: “L’imperativo di dover per forza scrivere non fa per me, non ho disciplina della scrittura ogni giorno. Ho fatto grande affidamento su quello che veniva per questo lavoro. All’inizio però mi sentivo bloccato o inadatto a esprimere a parole quello che sentivo, poi ho accettato che le parole che venissero fuori ed erano quelle giuste. Mi aspettavo di diventare un’altra persona ma in realtà ho solo un cuore più grande”.
Gran parte delle canzoni sono state scritte di getto ma poi bisogna raffinare, dice il cantante. “E questo processo l’ho attraversato pensando di far ascoltare queste canzoni a mia figlia quando capirà la musica“.
Ci sono anche delle canzoni di riflessioni sul suo lavoro. In ‘La strada la decido io’ fa riferimento ai tanti consigli (anche se non richiesti) da quando fa questo mestiere in maniera professionale: “Nella musica chiunque ha un’opinione su di te e tutti pensano a cosa sia la cosa migliore da fare. Anche gli amici o famigliari che indubbiamente mi vogliono molto bene pensano di suggerire per il meglio, ma ognuno ha la propria visione. Non voglio che le mie scelte siano merito o colpa degli altri”.
ln alcuni passaggi del disco si fa riferimento al momento di esplosione di popolarità, tra il 2016 al 2018, che è anche il periodo in cui Ermal Meta aveva attacchi di panico: “Ricordo che salivo sul palco in apnea per centinaia di concerti. Durante un incontro firmacopie, dovevo andare in bagno per sciacquarmi la faccia e rinvenire. E c’erano duemila persone”.

Il tempo passa e questo per Ermal è anche il disco della maturità completa: “A 20 anni dormivo una notte su tre, bastava ballare con una lei e i problemi scomparivano. Avevo fame di vita e di questo parlo in ‘Dance with me’.
E un’attitudine riflessiva di riscontra in altri episodi di “Buona Fortuna”. “‘Mediterraneo’ invece musicalmente scandisce un cambio ritmico, un mix di elementi di sud del mondo che ha una sua temperatura secondo me. Il Mediterraneo è nostro, un posto caldo in movimento sul quale si incontrano e scontrano sempre popoli. Un tempo era il centro del mondo, ora è diventato un luogo di svago per molti, una via di speranza per i più sfortunati”.
La differenza col passato? “Sono stato più diretto musicalmente, ho cercato di dire anche cose in maniera più diretta ma poi penso all’incontro con Mogol a cui feci leggere il testo di una canzone tanti anni fa e mi liquidò così: cosa vuoi dire con questo testo? E dillo. Fu una lezione molto intensa”.

La strada le decido io
“Rendersi conto che abbiamo la testa piena di idee altrui che si fingono nostre. Ho sempre pensato che voglio essere l’artefice del mio destino, nel bene e nel male. Non credo agli oroscopi e nemmeno alle previsioni del futuro. Credo alla fortuna”.
Dance with you
“Ho pensato a quando avevo vent’anni, a tutte le ansie che mi attanagliavano, a tutte le insicurezze per il mio futuro. Alla fine, però, in preda alla furia di quell’età, mi bastava ballare con lei per non pensarci. A volte mi rendo conto che ancora è così, non è cambiato niente, tranne lei. So cosa stai pensando, ma anche questa è stata una fortuna”.
Molto di quello che dice nei suoi testi, Ermal Meta confessa di sentirlo davvero nella vita: “Ho anche cercato di fare un percorso con un filo. Se immaginiamo canzoni come perle che sono di diversa natura c’è sempre un filo che le unisce. E questa è l’analisi della quotidianità e lo sguardo a volte impietoso sulla vita. A volte non c’è bisogno di sperimentare cose inimmaginabili. Ho sempre pensato: conduco una vita semplice ed esagero nella scrittura. Tutti gli artisti sono diversi, ognuno di noi ha il proprio colore davanti. Le grandi canzoni sono finite e sono perfette, come dei cerchi chiusi, sono un distillato. Il senso di incompiutezza l’ho sempre trovato in Bukowski che mi ha sempre appassionato”.
Il tutto senza dimenticare il fulcro della sua attività, ovvero la riconoscenza verso la musica: “La musica mi ha salvato la vita, con La fame di Camilla mi ha dato uno scopo e poi ho iniziato a scrivere per altri. La gratitudine nei confronti della musica è stato il vento nelle vele. Quando nel 2016 ho fatto un disco da solista ed è successa una cosa diversa, per cui non posso non essere positivo. Ecco perché non sono mai triste nelle canzoni, al massimo sono malinconico”.
Sui duetti presenti nel disco, Ermal racconta: “Ci sono delle canzoni che quando finisci hanno bisogno di qualcuno di un’altra ansima di un’altra voce. Mi mancava qualcosa e ho chiamato Claudia Levante che mi piace per voce e carattere musicale. Una cantante che riesce a essere leggera e forte, il che è una dote unica. Per il duetto ho tolto molti suoni che avevo messo prima e tante cose che erano superflue perché c’è una fusione bellissima tra le nostre voci.
Jack La Furia invece l’ho chiamato per trovarci in studio ed è stato velocissimo. So che sembriamo distanti ma i generi sono lontani ma le intenzioni sono le stesse. Nessuno dei musicisti è in grado di dimenticar la vita del furgone”.
“Buona Fortuna” sarà il cuore pulsante del nuovo tour di Ermal Meta in partenza il 13 luglio dal Teatro Romano di Verona che lo porterà questa estate sui palchi più importanti della penisola. Uno spettacolo nuovo che segna il ritorno alla dimensione live in un anno per lui molto importante.
I biglietti del tour, organizzato e prodotto da Friends and Partners e Vertigo, sono in prevendita su TicketOne. Qui il calendario:
13 luglio Festival della Bellezza, Teatro Romano – Verona
18 luglio Anima Festival, Anfiteatro dell’Anima – Cervere (CN)
19 luglio Live in Genova, Arena del Mare – Genova
28 luglio Anaxum Festival, Arena del Marinaretto – Palazzolo Dello Stella (UD)
11 agosto La Versiliana Festival, Teatro La Versiliana – Marina di Pietrasanta (LU)
21 agosto Oversound Music Festival, Piazza Libertini – Lecce
24 agosto Sotto Il Vulcano Fest, Anfiteatro Falcone e Borsellino – Zafferana Etnea (CT)
25 agosto Dream Pop Fest, Teatro di Verdura – Palermo
5 settembre Roma Summer Fest, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Cavea – Roma
14 settembre Carroponte – Sesto San Giovanni (MI)