La cover non è più un’arte minore. Almeno per l’editoria italiana, che da qualche anno si è buttata con successo sulla scia dell’innovazione grafica anche per i libri. I maggiori illustratori per le case editrici italiane sono famosi a livello internazionale. E mentre un famoso proverbio inglese recita “non giudicate il libro dalla sua copertina“, la bella mostra milanese al Laboratorio Formentini ci dice esattamente l’opposto.
Una rivoluzione è in atto tra gli scaffali delle librerie italiane: sempre più copertine vengono affidate agli illustratori che riescono con il loro tratto e la loro palette di colori a rinnovare l’identità di intere case editrici o a portare nuova linfa all’immagine di un autore. C’è chi gioca con le font, chi con il lettering, poco spesso partendo dalle fotografie, per avvicinarci all’estetica anglosassone che da decenni mette in mostra l’espressione della creatività grafica.
La mostra è a Milano dopo una tappa all’istituto Italiano di Cultura a New York, in omaggio sottotraccia all’antesignano della grafica editoriale, Bruno Munari. Merito di questo cambiamento è di un gruppo di illustratori italiani di fama internazionale che si distinguono per l’originalità dello stile e la forza dei progetti.
Dall’osservazione di questo fenomeno è nata l’idea di testimoniare il momento propizio dell’illustrazione in Italia con un percorso espositivo, ospitato da Laboratorio Formentini, e un libro, edito da Corraini Editore, entrambi dal titolo COVER REVOLUTION! Gli illustratori e il nuovo volto dell’editoria italiana.Ci sono alcuni deipiù importanti illustratori italiani di fama internazionale. Si parte da Guido Scarabottolo per arrivare a Franco Matticchio, che ha curato l’immagine dei gialli per Scerbanenco. Lorenzo Mattotti ha invece legato il suo nome al rilancio dei volumi di Pierpaolo Pasolini. Emiliano Ponzi ha rappresentato in grafica Bukowski, Gianluigi Toccafondo cura le edizioni Fandango (anche i film) e Olimpia Zagnoli che ha disegnato le edizioni di Feltrinelli che riedita Henry Miller.
Il libro è di Corraini Editori e la mostra a Milano è curata da Melania Gazzotti.
Per info qui