La storia di Umani Ronchi è una storia di vite, viti, di terre e valori. Di stagioni che si rinnovano, di vendemmie che ogni anno regalano frutti diversi e unici, di vini che nascono e viaggiano per approdare sulle tavole di tutto il mondo. Una storia che inizia più di cinquanta anni fa, a Cupramontana, dove pulsa il cuore del Verdicchio classico, per poi esplorare numerose altre aree della preziosa terra dell’Adriatico. Oggi Umani Ronchi è l’azienda di vini di proprietà della famiglia Bianchi-Bernetti, che dal 1957 produce con cura e artigianalità, vini di grande qualità, sapendo valorizzare quei vitigni che trovano la loro naturale e migliore espressione nelle terre delle Marche e dell’Abruzzo: il Verdicchio e il Montepulciano. Sono distribuiti su tre territori.
Castelli di Jesi
Nella parte centro-nord delle Marche, tra Jesi e Fano. In una fascia di terra che si estende dalla costa adriatica fino alle pendici dell’Appennino. E’ la zona del Verdicchio, un vitigno che ha radici antiche e un legame fortissimo, quasi viscerale, con il territorio. Un vitigno che difficilmente, altrove, sa trovare la stessa espressione. Proprio qui, tra i vigneti di Torre, Busche, San Sebastiano, Villa Bianchi, Monteschiavo, Follonica, nascono i grandi Bianchi Umani Ronchi.
Conero
Monte Conero si affaccia sull’Adriatico in un tratto di costa che sembra interrompere un andamento quasi scontato. E proprio lungo le colline che si estendono attorno al promontorio del Conero, trovano posto i terreni dell’azienda dedicati alla coltivazione delle uve a bacca rossa, principalmente del Montepulciano che da queste parti prende il nome di Rosso Conero. Le condizioni sono particolari: siamo vicini alla costa con l’influenza mitigatrice del mare, le temperature sono più fresche, e il terreno prevalentemente calcareo. Qui la vite matura bene, e da questo piccolo angolo di terra nascono vini che sanno coniugare estrema tipicità, purezza ed eleganza.
Abruzzo
100 km più a Sud si arriva in Abruzzo, dove l’energia che si ricava dal sole è maggiore, e i terreni sono più sabbiosi e meno calcarei. Solo cento km e cambia tutto. E dall’eleganza si passa alla potenza. E’ il Montepulciano d’Abruzzo, coltivato a Roseto degli Abruzzi sia nella forma di allevamento più tradizionale, a tendone, che nei filari. Un terroir che sa coniugare, come pochissimi in Italia, buona produttività e ottima qualità, con una costanza nelle annate che non finisce mai di meravigliare.
In tutto per l’azienda, 10 vigneti per 210 ettari in tutto tra Verdicchio, Montepulciano, e altri vitigni tipici della costa adriatica. Dagli anni ’70 ad oggi, Umani Ronchi ha rad-doppiato gli ettari di proprietà e ha rinnovato l’85% delle vecchie viti. Ha investito sul Verdicchio e sul Rosso Conero e ha esteso il suo interesse verso vitigni come il Pecorino e il Lacrima di Morro d’Alba, dandosi obiettivi enologici quali-tativamente elevati. La ricerca dei migliori terreni vitati, la sperimentazione delle più evolute tecniche agronomiche ed enologiche, la valorizzazione dei singoli vigneti o crus, guidano da sempre le scelte aziendali.
L’azienda produce 2,9 milioni di bottiglie all’anno e oltre 20 tipologie di vino. E’ presente in più di 60 paesi, praticamente in tutti i continenti e ha raggiunto un posizionamento consolidato all’interno dei mercati esteri, a partire da Giappone, Svezia, Canada, Stati Uniti, Germania. Mercati eterogenei e diversificati, con una percentuale di export pari al 70% della produzione. La direzione dell’azienda è di Michele Bernetti, attuale Presidente, che coniuga il suo impegno tecnico e gestionale con l’attività di sviluppo dei mercati esteri. Ad affiancarlo c’è suo papà Massimo Bernetti, fondatore dell’azienda.
ENOTURISMO – Fare turismo del vino significa immergersi in un territorio e nelle sue radici più profonde. Significa camminare tra i filari dei vigneti, sentire la terra con le mani, prendere un acino direttamente dalla vite, respirare il profumo delle stagioni, e riconoscerne i colori degustando vino in abbinamento ai piatti della tradizione.
Il percorso sensoriale nel mondo Umani Ronchi inizia in vigna, attraversa la Bottaia, e si conclude con un’accogliente ospitalità, nella country house di Villa Bianchi, tra i vigneti del Verdicchio. Ecco le proposte per il 2019.
Il Wine shop di Osimo, in provincia di Ancona, propone vendita di vini, visite in cantina, degustazioni temaiche e wine tour personalizzati. Al 12 di via Adriatica si troano tutti i vini dell’azienda, tra selezioni, anteprime e grandi formati, assieme a paste artigianali, confetture scelte tra i produttori di Mache e Abruzzo.
PROGETTO “CENTOVIE” – Dopo il debutto a Vinitaly, arriva sul mercato l’ultimo rosso biologico firmato Umani Ronchi. E’ un Montepulciano d’Abruzzo Doc e si chiama Centovie, lo stesso nome che spicca sulle etichette del primo rosato fermo della storica cantina e del pluripremiato Pecorino. Un vino che racchiude sapori e profumi di uno dei vitigni più rappresentativi dell’Abruzzo dove l’azienda vitivinicola, con sede ad Osimo, possiede 35 ettari di vigneto con vista sul Gran Sasso a circa 200 metri sul livello del mare. Con il Montepulciano d’Abruzzo Doc si conclude un progetto enologico, Centovie appunto, fortemente voluto dalla cantina di proprietà della famiglia Bianchi – Bernetti per celebrare le eccellenze vitivinicole di una terra dalle molteplici risorse, interpretandole in chiave moderna.
Un disegno, frutto di un lungo percorso di studio e sperimentazione, iniziato nel 2015 con il Pecorino, che riflette l’impegno e la passione dell’azienda, tra i punti di riferimento nel panorama enologico nazionale ed internazionale. “Tutto ha avuto inizio molti anni fa – racconta il titolare di Umani Ronchi Michele Bernetti – quando abbiamo immaginato un progetto di valore per la terra d’Abruzzo e per le sue varietà ampelografiche più significative. Abbiamo lavorato con dedizione, coerenza e rispetto e siamo orgogliosi di questo nuovo vino, interpretazione personale e sartoriale di un vitigno e di un territorio che coniuga forza e carattere tipici del Montepulciano”.