Per alcuni artisti esibirsi sulle scale del Duomo di Amalfi rappresenta il coronamento di una carriera. Per il Gruppo folkloristico “Città di Agerola” l’altra sera è stata una festa collettiva, con acclamazione di turisti e passanti che si sono lasciati affascinare dal ritmo incalzante della proposta folk del gruppo. Un misto di generi musicali proposti in modo unico e raro con gli strumenti della tradizione napoletana: musica popolare che è sapientemente proposta accanto alle più recenti colonne sonore di film da Oscar, sconfinando in samba e disco music. Uno spettacolo nello spettacolo, quella della scelta delle canzoni che immediatamente non sono riconoscibili, proprio perché non si è abituati a sentirle in queste ambientazioni sonore.
Così come Agerola è città “davanzale” sulla costa più famosa d’Italia, il Gruppo Folk della sua città è una finestra sul mare della tradizione dei canti popolari, che in Campania sono molto sentiti. Putipù, scetavajasse, triccheballache, serraserra, albero a campanacci sono gli strumenti della tradizione popolare che il gruppo di 60 elementi, diretto da Nicola Fusco, porta in scena. Ci sono musicisti, ballerini, costumisti che rievocano le feste popolari (in questo periodo la classica canzone del capodanno). Tutti si esibiscono in un vasto repertorio di canzoni classiche, moderne e tradizionali, in costumi autentici.
COSA RECUPERARE – Negli anni cinquanta, era costume suonare la classica canzone del capodanno Agerolese che, nei periodi natalizi, veniva solitamente suonata e cantata dai popolani. Amavano costruire strumenti rudimentali, fatti all’occasione per portare il saluto e l’annuncio del nuovo anno nelle case dei concittadini. Con il classico puti puti, il triccheballacco, i serra serra e altri strumenti, come l’abete rivestito di campanacci, sfilavano per le vie del paese addobbate a festa e molte famiglie, per ospitalità, e soprattutto per ringraziare i cantori preparavano dolci, salumi, vino, spumante e all’occasione anche fuochi per festeggiare insieme.
REPERTORIO – I classici napoletani dell’Ottocento e Novecento sono il perno delle esibizioni del Gruppo Folk Agerola. Ma c’è anche molto del canto popolare recuperato dal passato più remoto, e un’inedita sezione “anni Ottanta” che in realtà ripesca ben oltre il decennio del pop. Abbiamo ascoltato con le nostre orecchie delle cover trascinanti di “YMCA” dei Village People e “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato. Con esiti davvero inaspettati e folle entusiaste.
Per seguire il gruppo nei suoi spostamenti in Italia: www.facebook.com/gruppofolk.cittadiagerola