Il mercato residenziale lo scorso anno ha fatto registrare nel nostro Paese un totale di oltre 748mila transazioni. Si tratta di un dato che si inserisce nella scia di un trend positivo che è iniziato già nel 2014, e che ha subìto una brusca battuta d’arresto, con un calo di quasi 8 punti percentuali, solo nel 2020: ma quello, come noto, è stato l’anno in cui è esplosa la pandemia da coronavirus, che ha avuto ben note ripercussioni sulle nostre vite e, quindi, sul mercato immobiliare. Ma torniamo ai numeri del 2021, per rilevare che la crescita delle compravendite ha riguardato praticamente tutte le regioni del nostro Paese in modo pressoché omogeneo, con un rialzo del 20% rispetto a tre anni fa e del 30% rispetto a due anni fa.

I numeri provengono dal Rapporto immobiliare residenziale che è stato stilato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate. La Lombardia è la prima regione italiana per numero di transazioni, con un totale di più di 159mila compravendite, mentre a sorpresa il rialzo più consistente si è verificato in Molise, con una crescita di oltre il 42% di compravendite di case. Bene, da questo punto di vista, anche la Liguria con un dato in rialzo del 38.1%, e la Calabria che si attesta più o meno sugli stessi numeri.

Per chi è alla ricerca di case in vendita in queste regioni così come nel resto d’Italia, un eccellente punto di riferimento è Dove.it, a cui si possono affidare tutti coloro che desiderano comprare una nuova abitazione con l’aiuto di professionisti ed esperti del settore. Se la tendenza del 2021 è stata di forte crescita, si può ipotizzare che lo stesso trend si mantenga anche nel 2022, per quanto gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e della crisi economica che ne è scaturita possano innescare ripercussioni imprevedibili.

Tornando ai dati del 2021, Roma è stata la città in cui è stato registrato il rialzo più consistente di transazioni, con una crescita del 31.4%, ma è andata bene anche Firenze, con un aumento del 28.9%. A Milano le compravendite immobiliari sono aumentate del 24.4%, e a Napoli del 27.6%. Infine, vale la pena di menzionare gli scambi di posti auto e box: più o meno 436mila, vale a dire quasi il 32% in più rispetto al 2020, l’anno della pandemia da Covid 19.