Il 30 maggio per la prima volta LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arriva nella cornice rinascimentale della Tenuta di Artimino alla Villa Medicea “La Ferdinanda”, patrimonio UNESCO, con l’appuntamento “L’infinito tra matematica e letteratura” in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Olmo.
Scienza, narrativa e musica si incontreranno nella splendida dimora medicea con ospiti d’eccezione. Dopo i saluti istituzionali di Annabella Pascale, Presidente della Fondazione Giuseppe Olmo, ci saranno le letture di Paolo Zellini, matematico, filosofo e saggista, autore di opere che indagano i fondamenti della scienza, e Abdulrazak Gurnah, Premio Nobel per la Letteratura 2021, nato a Zanzibar, autore di romanzi profondi e poetici che raccontano le fratture della migrazione e dell’identità.
A seguire, un intervento musicale di grande suggestione con Paolo Fresu, tra i più importanti trombettisti jazz, e Pierpaolo Vacca, maestro dell’organetto.
Introduce Elisabetta Sgarbi.
Artimino è una frazione di Carmignano (Prato). L’appuntamento comincia alle ore 21.00, in collaborazione con Tenuta di Artimino e Fondazione Giuseppe Olmo.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria al seguente link: www.eventbrite.it/e/linfinito-tra-matematica-e-letteratura-tickets-1330710925199?aff=ebdsoporgprofile
Biografie
Abdulrazak Gurnah
È premio Nobel della Letteratura 2021, dalla motivazione dell’Accademia di Svezia: “Il premio Nobel della Letteratura 2021 è assegnato al romanziere Abdulrazak Gurnah per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato tra culture e continenti”. Ha scritto dieci romanzi in corso di ripubblicazione presso La nave di Teseo: Memory of Departure, Pilgrims Way, Dottie, Paradise (finalista al Booker Prize e al Whitbread Award), Admiring Silence, Sulla riva del mare (selezionato per il Booker Prize e finalista al Los Angeles Times Book Award), Desertion (finalista al Commonwealth Writers’ Prize), The Last Gift, Gravel Heart, Afterlives (selezionato al Walter Scott Prize e finalista all’Orwell Prize for Fiction). Il suo nuovo romanzo è Furto. È professore emerito di Letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent. Vive a Canterbury.
Paolo Zellini
Paolo Zellini, matematico di formazione, ha studiato e svolto attività di ricerca a Roma, a Pisa e negli Stati Uniti. Ha insegnato nelle Università di Pisa, di Udine e di Roma «Tor Vergata», dove è stato professore ordinario di Analisi Numerica, presso il Dipartimento di Matematica, dal 1989. I suoi contributi scientifici, apparsi sulle più importanti riviste internazionali, sono nel settore dell’algebra lineare numerica, della teoria delle matrici, della complessità degli algoritmi e dell’ottimizzazione numerica. Si è anche interessato al significato delle ricerche in questi campi nel quadro di una storia della matematica e, più in generale, di una storia delle idee. Collabora con le pagine culturali del Corriere della Sera. Ha contribuito attivamente alla creazione del Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste e del Centro per lo Studio delle Forme del Pensiero Antico presso l’Università di Roma Tor Vergata. Gli ultimi libri pubblicati sempre da Adelphi Edizioni sono: Discreto e continuo. Storia di un errore (2022) e Il Teorema di Pitagora (2023).
Paolo Fresu
La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l’amore per le piccole cose e Parigi. Paolo Fresu è riuscito a fare incontrare l’Italia e la cultura jazz come pochi altri, imponendosi a livello mondiale e arrivando a suonare in ogni continente e con i nomi più importanti della musica degli ultimi 30 anni. Le sue produzioni discografiche hanno ottenuto numerosi premi in Italia e all’estero. Ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dell’Università la Bicocca di Milano e della Berklee School of Music newyorkese. Trombettista onnivoro e creativo, ha registrato quasi 500 dischi a proprio nome o con importanti collaborazioni, tra gli altri con M. Nyman, E. Parker, O. Vanoni, Alice. Oggi, oltre che con la sua storica formazione Paolo Fresu Quintet, è impegnato nel quartetto Devil, con il nuovo trio con Dino Rubino e Marco Bardoscia, e con importanti nomi della new wave jazz italiana nel progetto Heroes, omaggio a David Bowie. Vanta anche numerose collaborazioni internazionali, tra cui il duo con Uri Caine, il trio con Richard Galliano e Jan Lundgren e con molti altri nomi della musica contemporanea. Interessanti sono poi i progetti con alcune stelle del mondo letterario e teatrale italiano (Mariangela Gualtieri, Ascanio Celestini, Lella Costa, Alessandro Bergonzoni), e una nuova serie di piccole ma importanti collaborazioni con la musica “intelligente” delle frange popolari italiane e dell’elettronica.
Pierpaolo Vacca
Nato a Ovodda in provincia di Nuoro, nipote del noto suonatore di launeddas Beppe Cuga, inizia a studiare l’organetto all’età di 6 anni, con il maestro Peppino Deiana, suonatore nativo di Sarule ma residente a Ovodda. Debutta giovanissimo nelle piazze dell’isola, in rassegne, sagre e processioni. Nel 2004 entra a far parte del gruppo folkloristico ovoddese Oleri, che accompagna tuttora. Spinto dalla forte passione per la world music, compone alcuni brani ispirati alla musica popolare irlandese e francese. Nel 2011 fonda i Folkaos, gruppo combat folk, con il quale si esibisce in varie piazze e festival della Sardegna. Grazie alla collaborazione con l’associazione “Lobas” partecipa a vari festival folkloristici in Italia e all’estero. Dal 2014, insieme al chitarrista e cantante Giuseppe Muggianu, promuove il progetto “In giro per canzoni”, dedicato ai cantautori italiani. Nel 2018, invitato da Paolo Fresu al festival “Time in Jazz”, si esibisce in un concerto solistico dal titolo “Jazz e tradizione popolare tra passato e futuro”, a cura di Fabio Calzia. Il progetto è caratterizzato da uno stile molto personale con l’utilizzo di effetti elettronici inseriti nella musica tradizionale sarda. Nel giugno 2019, partecipa al progetto music@work, ideato e sviluppato dall’associazione Cherimus: in una breve permanenza a Dakar, partecipa alla nascita del gruppo sardo-senegalese”Gegò Yegó”, insieme a Massimo Congiu, Francesco Medda (arrogalla), Pape Ndiaye, Pape Ndiop e Kalsoum. Contestualmente, la formazione registra un album in cui si fondono le musiche tradizionali dell’isola con i ritmi e le melodie del Senegal in maniera originale e contemporanea. Collabora occasionalmente con numerosi artisti, tra cui Alberto Sanna, Gisella Vacca, Mauro Palmas, Francesco Fry Moneti, Modena City Ramblers, Andrea Pisu, Jullien Cartonnet. Il suo primo album da solista, “Travessu” esce per la Tǔk di Paolo Fresu e, oltre al progetto solistico collegato al lavoro, continua la collaborazione con Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura nel trio scaturito dall’avventura teatrale “Tango Macondo” prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano per la regia di Giorgio Gallione e che ora vive anche a sé stante quale nuovo interessante progetto alla ricerca di nuovi orizzonti etno-jazz.

Ogni anno La Milanesiana affronta un tema che caratterizza e attraversa l’intero programma. Il filo conduttore di questa 26esima edizione è INTELLIGENZA, una parola dal significato ampio, anima del mondo e virtù da coltivare, suggerita a Elisabetta Sgarbi da Massimo Cacciari. La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno si tinge delle sfumature del blu rielaborata da Franco Achilli. Un colore spesso associato alla logica, alla calma e all’affidabilità, che trasmette serenità e speranza in un mondo in cui è sempre più difficile orientarsi.
Quest’anno La Milanesiana consegna i seguenti premi:
Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze a Paolo Zellini
Premio Rosa d’Oro de La Milanesiana a Jeffery Deaver
Premio SIAE / La Milanesiana a Donato Carrisi
Premio Jean-Claude e Nicky Fasquelle a Yasmina Reza
Premio Omaggio al Maestro a Cristian Mungiu
Il programma aggiornato è consultabile sul sito https: www.lamilanesiana.eu.
Per prenotarsi agli appuntamenti a ingresso gratuito: Eventbrite.
Gli appuntamenti saranno visibili anche in streaming su Corriere.it.
La Milanesiana è organizzata da Fondazione Elisabetta Sgarbi e Imarts International Music and Arts, con il Patrocinio del Comune di Milano e il contributo di Regione Lombardia.
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.