“Lamed” è un progetto dell’artista Marcello Tedesco che unisce la frustrata ed evocativa violenza del vocabolo (“che ha subito amputazione”) alla ricerca degli elementi strutturali dell’architettura.
Nella mostra in corso allo spazio Surplace di Varese, in collaborazione con Dimora Artica, spazio no profit di Milano. Marcello Tedesco si concentra sugli elementi minimi dell’edilizia e del linguaggio narrativo, presentando una nuova serie di opere in cui costruzione e demolizione convergono nel flusso vitale. La forma, che nelle opere precedenti si poneva come oggetto finito, ora si apre alla sue possibilità germinative che la estendono nella dimensione infinita. Il procedimento adottato da Tedesco per determinare la forma delle opere è quello di sottoporle, una volta edificate, ad un vero e proprio processo di demolizione. È questa forza distruttiva, sapientemente governata, a disgregare il cemento e a piegarne i ferri, fino a condurre le opere alla loro scheletrica evidenza. Questo processo in apparenza così violento, allude alla lotta che il pensiero fa per raggiungere la sua essenza, un’essenza che disintegra e rimuove qualunque rappresentazione dialettica, per ritrovare infine la sua forma originaria, dove la materia diventa essenzialmente immateriale.
La linea verticale della colonna, elemento tipico delle opere di Tedesco e paradigma dell’architettura come volontà che si contrappone alla forza di gravità, ora si incurva in ampie volute che rendono organica l’architettura, amplificandola in uneco che si espande dando corpo al vuoto. I componenti edilizi, tondini di ferro, pietra e conglomerato cementizo, fluttuano nello spazio come animali degli abissi.
Surplace a Varese fino al 19 marzo 2017. A cura di Andrea Lacarpia
Surplace. Via San Pedrino , 4 • Varese
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