Un business indipendente sta sviluppando valore per tanti altri attori dello stesso settore. Si tratta di Birra Granda che in Piemonte per la seconda volta sta per riunire importanti imprenditori dell’amata bevanda proprio alle porte dell’estate. Ci sono 108 birre da 12 birrifici ospiti provenienti da tutto il mondo, annunciati per il Granda in Piazza, il festival della birra internazionale che si terrà in Piazza dei Mestieri, dal 6 all’8 giugno 2025 a Torino.
SECONDA EDIZIONE DI UN FESTIVAL RIUSCITO
La seconda edizione di Granda in Piazza si prepara a trasformare Torino in un punto d’incontro privilegiato per gli appassionati di birre artigianali. Questo evento internazionale, unico nel suo genere è nato dalla collaborazione del birrificio Granda e di Piazza dei Mestieri e offrirà ai partecipanti la possibilità di degustare 108 birre diverse, abbinate a un’offerta di street food di Maurizio Camilli, chef del Birrificio La Piazza, e di incontrare di persona i birrai provenienti da tutta Europa, veri protagonisti del festival.
STORIA DI PASSIONE
La storia di Granda è il racconto di un “cambio vita” radicale del suo fondatore scatenato dalla sua irrefrenabile necessità di sperimentare sempre nuove opportunità. Era la fine degli anni 2000 quando Ivano Astesana, affermato professionista nell’ambito della consulenza aziendale, decide di lasciare Milano e tornare a casa, in provincia di Cuneo, per subentrare al padre nella conduzione dell’azienda agricola di famiglia. I tempi dilatati della campagna e gli spazi ampi della tenuta risvegliano in Ivano una passione giovanile: la produzione di birra. Nasce così, nel 2011 Granda, un piccolo birrificio agricolo che, nell’idea del suo fondatore, doveva servire per produrre la birra artigianale che veniva servita nella nuova birreria di Saluzzo che esiste tuttora ed è la tap room ufficiale del Birrificio. “Ricordo ancora con grande emozione e affetto la prima cotta preparata in quello che era stato il granaio di mio nonno. Mentre lo vivevo non mi sarei mai immaginato che da quel momento la mia vita sarebbe cambiata”. Ivano Astesana, founder di Granda.

fraterni della Piazza. E subito dopo per spalancare a Torino una porta che si affaccia sulla scena birraria internazionale. Chi varcherà la soglia di Granda in Piazza si sentirà trasportato in un’atmosfera unica. Dove potrà assaggiare birre incredibili e raccontate dai protagonisti che le producono”. Per Ivano Astesana, founder di Granda, Granda in Piazza rappresenta un momento strategico attraverso il quale il birrificio cuneese si accredita nel mondo brassicolo come player di riferimento al fianco delle realtà più consolidate sulla scena internazionale.


LEGAME COL TERRITORIO
Il legame fra Ivano Astesana e la sua terra d’origine è uno dei cardini su cui poggia Granda, che già dal nome è un tributo al territorio. Infatti, la provincia di Cuneo, di cui fa parte il paese di Lagnasco dove ha sede il birrificio, è, per estensione, la più grande del Piemonte tanto che in dialetto è chiamata appunto “la granda”, ovvero “la più grande”. Ma Granda non è solo il nome del luogo fisico dove si produce la birra, è anche il modo di fare le cose, da buoni cuneesi meticolosi e pignoli con attenzione alla qualità e con tanta inventiva. Inoltre, Granda ha anche l’ambizione che il cuneese non sia più solo terra di vino o di cioccolato o di torrefazione o ancora di frutticoltura ma che possa diventare anche “terra di birra”.
Da questi presupposti prende vita Land of Beer, il nuovo progetto di Granda che travalica il concetto di birra come bevanda e la vede come l’inizio di un viaggio. Ogni nuova birra diventa un cicerone alla scoperta di un capitolo del racconto dei valori fondanti di Granda, fra cui, primi a essere esplorati, la creatività, l’indipendenza e l’anticonformismo. A condurre il viaggio tre personaggi onirici che si ritrovano sulle etichette delle diverse tipologie di birra: il Viaggiatore, il Dragone e lo Spirito a cui si affiancheranno nel tempo altre figure che rappresenteranno le altre mille sfaccettature dell’universo Granda.