Luca Barcellona, milanese classe 1978, è un artista, graphic designer e un nome di riferimento nel mondo della calligrafia moderna. Il creativo famoso con la sua arte calligrafica, è parte di un progetto innovativo del Mudec, il museo delle culture di Milano. Nella mostra Dal muralismo alla street art MUDEC Invasion curata da Alice Cosmai, responsabile Ufficio “Arte nello Spazio Pubblico” del Comune di Milano, c’è il primo progetto di murales artistici commissionato in un museo pubblico, che ha trasformato gli spazi del MUDEC attraverso le opere site – specific di 10 muralisti internazionali. La sezione storica è a cura di Silvia Bignami, storica dell’arte. Luca Barcellona ha realizzato l’opera “The Stroke and The City”, città immaginaria in cui ognuno può riconoscere elementi caratteristici, ora visibile a tutti. L’altra realizzazione in esposizione è “Indelible“, personale mappa dei suoi luoghi di viaggio. Formatosi come writer e grafico, ha fatto parte del movimento hip hop degli anni ’90, contribuendo come MC alla scrittura di diversi classici del genere e alla scena del writing italiano.




Il tema su cui i 10 artisti sono chiamati a esprimersi sarà quello del ‘Viaggio’, commissionato dal MUDEC in un dialogo complementare con la mostra “Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore” ospitata nelle sale Focus del museo.
Tra gli artisti che hanno realizzato le opere, Luca Barcellona ha esplorato il tema “Alfabeti” come porte privilegiate per entrare in altre culture. Ognuno di loro ha realizzato un’opera inedita, visibile solamente per tre mesi in occasione della mostra, con cui ha interpretato il tema del “Viaggio” secondo la sua personale visione: dal tratto calligrafico alla pennellata, dall’incisione alla grafica, ogni intervento è unico e racconta una storia diversa. La scelta di questo argomento, commissionato dal MUDEC nell’ambito del terzo progetto dal taglio interdisciplinare, caratterizza tutto il palinsesto delle iniziative dedicate al decennale del Museo delle Culture.
Report a cura di CrossFingers Studio per The Way Magazine