Finalmente il tanto atteso concerto di Fabio Concato Altro di me tour, approda a Genova al Politeama Genovese, sede più autorevole per i concerti cosiddetti “d’autore”, grazie anche alla sua acustica invidiabile.
Una delle più belle certezze della nostra musica d’autore appare incorniciato sul palco dal suo quartetto di musicisti che lo affiancherà nel lungo tour che finirà a dicembre prossimo. Genova e il suo pubblico lo accoglie con l’entusiasmo e la poeticità che si deve ad un interprete che ha reso la musica italiana più grande.
Fabio Concato, milanese, ha saputo portare nella musica storie di quotidianità, amori confessati, memorie, illusioni e ricordi, grazie ai suoi testi intrisi di reale poesia vissuta, interpretata, con un timbro vocale originale e riconoscibilissimo.
Come fossero istantanee messe in fila, le canzoni proposte sono un autentico viaggio che dura da quanto? – quaranta, quarantacinque anni – che include soprattutto quelle canzoni meno conosciute come Gigi, dedicata all’amato padre appassionato di musica, Carlo che sorride – dedica all’amico scomparso – e A Dean Martin, canzone nata per ridere un po’ del famoso attore e cantante statunitense.
Autore elegante, capace di grande autoironia, sempre attento alle tematiche ambientali, sociali e civili: le sue canzoni sono entrate nella storia della musica italiana e ci hanno accompagnato sin qui, senza mostrare i segni del tempo, anzi cristallizzando emozioni e versi entrati nell’immaginario collettivo. Ricordo bene, ad esempio (ero forse quindicenne), della canzone dedicata alla ricerca fondi del telefono azzurro, che rischiava di chiudere senza poter risolvere situazioni familiari gravi e violente.
I suoi successi ci riportano in quei giorni dei nostri primi baci durante i picnic al lago, per i lombardi e veneti, per i genovesi in spiaggia, come quando – scendendo dal palco e camminando tra la gente stringendo mani – canta Domenica bestiale, autentico inno alla milanesità.
Guido piano, Rosalina, Non smetto di aspettarti, orchestrati e riarrangiati, echeggiano tra batteria, basso, chitarra elettrica e pianoforte, rendendo la sala del Genovese densa di note e suggestioni. Ti ricordo ancora, Sexy Tango, e soprattutto Fiore di maggio, dedicata alla figlia Carlotta.
Concato, nome d’arte di Piccaluca, è figlio d’arte. Suo padre, il già citato Gigi è a sua volta figlio dei cantanti lirici Nino e Augusta Concato. Da qui, la scelta del nome.
Concato muove i primi passi nel mondo della musica nel 1974, quando insieme agli amici Bruno Graceffa e Giorgio Porcaro forma il gruppo cabarettistico “I Mormoranti”, in cui scrive testi e musiche e inizia a esibirsi nel celebre locale Derby di Milano. Ed il suo è stato tutto un non fermarsi mai, andando incontro alla musica in maniera incantata e piena di ricordi.
Il tour prosegue, il suo talento di musicista anche.