Il FabLab sbarca al Talent Garden Milano Calabiana, uno degli spazi di coworking più grandi d’Europa. Proprio nella zona della Fondazione Prada, simbolo della rinascita artistica della città, il FabLab è il primo spazio in Italia che affianca al coworking focalizzato sul digital e l’innovazione un laboratorio professionale. Il laboratorio riunisce makers e innovazione creando un luogo di fabbricazione digitale. Il campus diventa così il primo spazio in Italia che supporta le aziende e le startup di prodotto per passare dalla progettazione alla produzione materiale degli oggetti. “L’artigianato in centro resta un sogno, perché nella prima sede della prestigiosa via Santa Marta non ci stavano i macchinari – dice Massimo Temporelli, co-fondatore e presidente del FabLab – questi impianti infatti sono più adatti alla dimensione di fabbrica recuperata che necessariamente accompagna la creazione degli oggetti”.
La scelta di insediarsi nel Tag (Talent Garden, appunto) è dovuta al fatto che, come dice Temporelli, la creatività aumenta in compagnia: “La capacità di innovazione non è direttamente proporzionale al numero di abitanti, cresce esponenzialmente se i creativi si mettono assieme”.
Abbiamo visitato questa “piccola fabbrica”, con robot industriali, stampanti 3D a resina e laser cutter di grandi dimensioni, che ospita professionisti, le startup e le aziende attive nella produzione digitale di beni fisici.
Olivetti è tra i partner che hanno creduto nel progetto mettendo a disposizione le ultime tecnologie prodotte in campo di stampa 3D. Il laboratorio è anche un centro di ricerca, sviluppo e produzione di progetti legati all’Internet of Things: sensori e attuatori integrati in moto, automobili, arredamento ed elettrodomestici.
Abbiamo toccato con mano delle creazioni tridimensionali dell’illustratrice e artista Olimpia Zagnoli. Le sue illustrazioni sono state trasformate in qualcosa di fisico, generando delle sculture illuminate create con laser cutter Trotec e Arduino. Stessa sorte per i mitici disegni di Emiliano Pozzi che diventano fisici e addirittura cinetici (alcuni elementi si muovono alimentati a corrente).
Un’altra invenzione di design è diventata realtà: Bica GoodmorningDesign www.bicagoodmorningdesign.it , studio di design autoprodotto a Milano, costituito da Alice Azario ed Elena Tirinnanzi, ha realizzato al FabLab lo specchio delle meraviglie, un oggetto di decoro con ricami a laser.
Oppure un porta-carta di credito che con un micro chip incorporato che funge anche da salvadanaio: ogni volta che ci si appoggia la propria carta, preleva in automatico 25 euro per risparmi futuri. Davvero geniale.
Da tutto questo nasce una nuova economia, dice Alessandro Rimassa, giornalista e autore e ora promotore del Tag, per cui ha cofondato TAG Innovation School, la scuola dell’innovazione e del digitale che offre master per studenti e formazione per le aziende: “Le nuove imprese crescono e si sviluppano qui e il meccanismo funziona perché mette al centro le persone, l’incontro, lo spirito collaborativo. Questo non è un luna park, qui vogliamo si facciano soldi. Abbiamo attivato delle partnership per avere i macchinari adatti, che arrivano a costare fino a 60mila euro.. Non è solo per spirito creativo che siamo qui, vogliamo portare economia. E quando anche le aziende si accorgeranno che i creativi hanno già cambiato metodo di lavoro, tutto decollerà come sta succedendo all’estero”.
Secondo Davide Dattoli, presidente di Talent Garden “con questa inaugurazione continuiamo il nostro percorso di apertura verso il mondo dei makers dopo il progetto di Makerland. Il progetto con TheFabLab unisce coworking e comaking, in un’ottica di condivisione delle competenze professionali e delle tecnologie di fabbricazione digitali all’avanguardia. Unire Hardware e software è la prossima frontiera e come Talent Garden crediamo fortemente in questo nuova potenzialità per imprese tradizionali e startup.”
Talent Garden aveva già aperto Makerland, primo punto vendita per design, prototipi e non solo creati dai maker. Un luogo dove chiunque può acquistare oggetti particolari di ogni tipo, personalizzarli e acquisire gli strumenti e le conoscenze per diventare egli stesso un maker e materializzare le proprie idee. Il progetto, nato dalla collaborazione di Auchan e Gallerie Auchan con Talent Garden, Opendot e Sharazad, è un esempio di open innovation e collaborazione tra una grande azienda e startup che si occupano di innovazione.
Partner dell’iniziativa sono Comau, che ha formitp in robot industriale che esegue le istruzioni 3D mandate da un computer per creare progetti stampati o fresati. Rs Components invece fornisce supporti per realizzare progetti di elettronica industriale. Il taglio laser necessario agli oggetti che vedete nelle foto è assicurato dalle tecnologie Trotec Italia. Con la partnership assieme a stampiamo3d.com è arrivata al FabLab la stampante professionale a resina dall’America, prodotta da Envisiontec. I filamenti che escono dalle stampanti sono prodotti dall’italiana Filoalfa. La manifattura made in Italy, quindi, è anche digitale.
Per info sul FabLab milanese qui