20 Febbraio 2021

Irama: “La mia canzone a Sanremo per ballare e riflettere”

Il cantautore torna per la terza volta all'Ariston. Al 71esimo Festival della canzone italiana canterà “La genesi del tuo colore”.

20 Febbraio 2021

Irama: “La mia canzone a Sanremo per ballare e riflettere”

Il cantautore torna per la terza volta all'Ariston. Al 71esimo Festival della canzone italiana canterà “La genesi del tuo colore”.

20 Febbraio 2021

Irama: “La mia canzone a Sanremo per ballare e riflettere”

Il cantautore torna per la terza volta all'Ariston. Al 71esimo Festival della canzone italiana canterà “La genesi del tuo colore”.

Irama per il prossimo Festival di Sanremo ha una canzone che, dice lui stesso, “farà ballare ma anche riflettere”.

Dopo un 2019 travolgente in cui ha battuto record di vendite e classifiche, un tour che ha registrato il tutto esaurito, Irama torna sul palco dell’Ariston per la terza volta con la canzone “La genesi del tuo colore” scritta dallo stesso Irama con Dardust e Giulio Nenna, dopo aver partecipato nel 2016 con “Cosa Resterà” nella sezione nuove proposte e nel 2019 con il brano “La Ragazza Con Il Cuore Di Latta” (Doppio disco di Platino).

Uno degli ultimi successi di Irama è l’EP “Crepe” uscito a fine 2020. Il singolo “Mediterranea”, contenuto nell’EP e certificato triplo platino, è stato in vetta per settimane a tutte le classifiche, è stato incoronato brano dell’estate e su Spotify è risultata la canzone più ascoltata nel 2020 sulla piattaforma.

Proprio sulla canzone Irama ci ha raccontato il suo personale percorso di costruzione:

«Questa canzone non è nata come brano sanremese, io tendo molto a seguire un flusso creativo ben preciso. La canzone è nata a livello melodico prima a cappella e poi da un’immagine che mi ha traumatizzato quindi è nata in maniera spontanea e sincera. La canzone è tratta da un tema malinconico, io ho visto un video di un ragazzo che rasa la testa ad una ragazza e piange e subito dopo inizia a rasarsi i capelli. Questo video mi ha scosso così tanto da sentire freddo nelle ossa e da lì sono nate le parole del testo. Quindi una canzone che ti scuote ed ha una venatura malinconica. Questa è una canzone che ti da sia la possibilità di ballare ma anche di riflettere su cosa ti ha fatto male. Quando scrivi una canzone è inevitabile ci sia qualcosa di autobiografico anche se la canzone è nata da quel video di cui parlavamo prima e credo che sia molto difficile abbinare alla vita un colore però, se fossi costretto a scegliere un colore specifico, direi il bordeaux che è un colore che amo perchè da una parte lo trovo passionale, carnale ed elegante dall’altra ha anche delle venature negative, è il colore del sangue ed è un colore cruento. Se dovessi scegliere un colore che va di pari passo con la mia vita dico il Bordeaux.»

Credi che il lockdown ed in generale questo periodo che stiamo vivendo possa aver influito sulla scrittura dei tuoi testi magari facendoti fare, ancora di più, un viaggio dentro te stesso?

«Il periodo di lockdown a livello artistico non ha influito molto su di me. Il brano non racconta un fatto di cronaca ma è più personale quindi non ha condizionato dal quel punto di vista la canzone in sé. Da un punto di vista artistico neanche  perché io sono un pò un lupo solitario nel senso che tendo a scappare via, a nascondermi magari in casa con musicisti e quindi ad isolarmi in maniera spontanea per fare musica, per tirare fuori quello che abbiamo dentro e quindi non ha influito. Dal punto di vista personale, nel quotidiano ha influito e mi ha sensibilizzato molto. Anche qui ho trovato aspetti negativi ma anche positivi direi. Da una parte ci ha reso più attenti ora facciamo più caso a degli aspetti che magari prima non erano la normalità e questo ci insegnerà molto, dall’altra parte è un bel peso che porteremo sulle spalle per tanto tempo. Sarà un capitolo di storia che segnerà un’epoca, è una cosa più grande di noi» .

Sul Festival di Sanremo Irama ha detto:

«Salgo sul palco di Sanremo con più consapevolezza perché sono cresciuto sicuramente a livello anagrafico ma anche artistico e quindi, quando cresci, acquisisci sempre delle esperienze nuove ed assumi anche più responsabilità. Salire su quel palco è sempre bello come la prima volta. Non posso dire troppo su cosa farò durante l’esibizione ma sto pensando di accompagnare la canzone con qualcosa di visivo. Mi è piaciuto davvero tanto nelle prove cantare con l’Orchestra ed ho visto che, a fine esibizione, ha apprezzato la canzone e questo mi ha reso contento, facendomi sentire a mio agio su un palco così importante.»

Irama ha pubblicato nell’estate 2020 l’EP “Crepe” (Warner Music), un lavoro che rispecchia appieno la sua ecletticità. L’Ep, certificato oro, contiene “Mediterranea” il singolo pubblicato a maggio e salito subito in cima a tutte le classifiche di vendita, Spotify, Tik tok, Earone. Certificato quadruplo disco di platino, “Mediterranea” è stato incoronato da Spotify come brano più ascoltato dell’estate e, a dicembre, come la canzone più ascoltata nel 2020 sulla piattaforma. Il brano è inoltre entrato nella top 10 della playlist delle 100 migliori canzoni di Apple Music per il 2020 e nella top 10 dei brani più passati in radio secondo Earone.

Irama tornerà dal vivo nei palazzetti per due date speciali prodotte da Vivo Concerti:

Sabato 9 ottobre 2021 || Roma @ Palazzo dello Sport

Mercoledì 27 ottobre 2021 || Assago (MI) @ Mediolanum Forum

Testo a cura di Nicola Di Dio.

Fotografie di Niccolò Parsenziani

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