Anche quest’anno il Sisal Wincity di Milano in piazza Armando Diaz n. 7 (zona Duomo di Milano), ospita un ciclo di mostre di arte contemporanea in cui si mettono in gioco artisti di ogni provenienza e nazionalità, in una location inusuale a dimostrare che l’arte trova casa laddove le persone esercitano la loro quotidianità.
Viviamo in un Paese che, dal suo fiorire, è sempre vissuto di arte attraendo a sé innumerevoli ammiratori e turisti.

Tuttavia questo lascito è andato via via scemando, complice l’insorgere di una visione commerciale dell’arte che l’ha svuotata del suo contenuto culturale e spirituale. Con questi eventi, vogliamo dimostrare che è possibile una coesistenza pacifica e armoniosa tra cultura e denaro, nel rispetto delle rispettive specificità.
Ma soprattutto, attraverso questi eventi, desideriamo rivalutare il territorio italiano restituendogli la sua vocazione millenaria di culla della cultura. Tutti noi siamo responsabili dei talenti che nascono nel nostro Paese e deve essere nostra cura che questi talenti si sviluppino lì dove sono nati.
Con umiltà ma con molta consapevolezza e determinazione, vogliamo rendere pubblica tanta bellezza, restituendo al Paese quanto gli appartiene e riconoscendo agli estimatori d’arte il ruolo storico e fondamentale di Mecenati. Perché, se gli artisti fanno l’arte, chi ne fruisce fa la STORIA dell’arte.

Alla mostra appena inaugurata e tuttora in corso, presieduta dal critico d’arte Giorgio Grasso e curata da Simona HeArt, hanno partecipato 37 artisti di età e nazionalità diverse con uno spirito di condivisione e collaborazione che sono alla base del successo di questo evento.
Abbiamo dimostrato che l’arte, in tutte le sue forme, è quel trait-d’union che racchiude in sé la forza di unire ed integrare culture e generazioni diverse, nel rispetto delle rispettive specificità e differenze.
La creatività non ha età, razza o religione: è un “dono” che ha il potere di unire e restituire all’umanità la sua vocazione primordiale alla fratellanza.
Ed è una “missione” che ciascun artista porta in se stesso, con l’obiettivo ricomporre quel mosaico che l’intolleranza vorrebbe distruggere. È infatti la diversità di tante piccole tessere che sta alla base della realizzazione della più bella fra le opere d’arte!
Un sentito ringraziamento quindi, a tutti gli artisti che hanno saputo cogliere questa opportunità e a tutti coloro che, credendo in questo progetto, hanno partecipato – numerosi – all’inaugurazione della mostra.

Gli artisti:
Antropoetico
Aquilini Stefania
Ascanio
Bozzini Marco
Buzilan Valery
Caeroni Luisa
Cambiaghi Elena
Castellano Alessia
Caro
Chiarelli Magda
De Martino Massimo
Della Rocca Silvia
Dossi Fausta
Fabbri Alessandro
Gandelli Gianfranco
Ghezzi Luisa
Ian Art
La Mely
Mastro Mxt Linc
Monegato Lorenzo
Musi Roberta
Nava Paola
Nicolé Alessandro
Nocilla Marilena
Parente Rosita
Perin Marco
Piccaluga Graziella
Portaleone Guido
Pozzi Laura
Rosati Camilla
Scacchi Franco
Salamone Claudia
Scarabelli Lorenzo
Serrao Olga
Teleb Safi
Torchia Nadia
Tunesi Sergio